Biglietti virtuali Arezzo-Ravenna: consegnati gli assegni a cinque associazioni aretine
La S.S. Arezzo, insieme ad Orgoglio Amaranto e i gruppi della Curva, hanno consegnato a cinque associazioni aretine gli assegni derivanti dal ricavato della vendita dei biglietti virtuali per Arezzo-Ravenna. La cerimonia di consegna si è svolta oggi pomeriggio all’interno dello Stadio “Città di Arezzo”, sotto la Curva Sud “Lauro Minghelli”. Le cinque associazioni sono: L’Aisla sezione di Arezzo, la Misericordia di Arezzo, la Caritas Diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il Circolo Oasi di Chiani e l’ ASP Fossombroni.
La S.S. Arezzo ha donato ad ogni associazione una maglia da gioco.
Presenti l’Amministratore Delegato della S.S. Arezzo Sabatino Selvaggio e il Presidente di Orgoglio Amaranto Stefano Farsetti, insiemi ad alcuni membri del Direttivo di OA.
«Abbiamo voluto aiutare tutte associazioni che fossero legate al territorio, a noi del comitato OA e alla S.S. Arezzo – ha detto il Presidente di OA Stefano Farsetti. L’Aisla, ad esempio, ricorda la nostra bandiera Lauro Minghelli. Con la Misericordia abbiamo collaborato e stiamo continuando a collaborare per dei progetti. C’è la Caritas, che mai come quest’anno ha dovuto far fronte a molte esigenze. Il Circolo di Chiani, molto legato ai ragazzi della Curva Sud e di conseguenza molto presente nella vita della Curva. E per concludere c’è la Casa Pia, con cui abbiamo un rapporto molto stretto, soprattutto con il suo direttore. È la passione delle persone – prosegue Farsetti – che manda avanti tutto questo. E la città di Arezzo si è dimostrata ancora una volta gentile e generosa. Per noi è stato un ottimo risultato e siamo felici di aver aiutate alcune realtà aretine».
«È stata raccolta una bella cifra e dobbiamo ringraziare soprattutto i ragazzi della Curva per l’iniziativa e l’organizzazione – ha detto l’AD Sabatino Selvaggio. Il merito è tutto loro, noi abbiamo solo fatto da filtro con le associazioni. Un’iniziativa lodevole che spero possa essere riproposta con lo stadio pieno quanto prima».