Verso Arezzo-Pro Livorno Sorgenti, Sussi: ‘Servono voglia, determinazione e cattiveria agonistica’
Vigilia della dodicesima giornata di campionato per il Cavallino che tra le mura amiche del Comunale riceverà la Pro Livorno Sorgenti.
‘Sognavo un esordio assai diverso – ha esordito mister Sussi – La sconfitta di Poggibonsi ci dovrà rimanere bene in mente fino a giugno per capire come non bisogna affrontare le partite. Senza voglia, determinazione e cattiveria agonistica non si può pensare di giocare nessuna partita. Nel secondo tempo c’è stato un evidente crollo mentale ed è questo l’aspetto che va ricostruito nell’immediato‘.
IL MERCATO. ‘Abbiamo inserito nuovi giocatori nella rosa che sono stati scelti perché hanno caratteristiche precise di grinta, velocità e temperamento che ad oggi ci mancano. Oltre questo i nuovi arrivi portano sempre una ventata di entusiasmo e quindi da loro domani mi aspetto che diano un contributo importante. La nostra difesa prende troppe reti ma deve essere aiutata maggiormente dal centrocampo. Non a caso abbiamo al momento privilegiato innesti in quel reparto che possano aiutare a fare filtro ed evitare certe situazioni che si ripetono. Non esistono giocatori con la valigia, certo è che io ho in mente chi farà parte del gruppo fino a giugno. Ma con tutti i giocatori che fanno parte del gruppo ad oggi ho stretto un patto da uomini: io li alleno come fossero dei titolari e loro sono a completa disposizione‘.
L’AVVERSARIO. ‘La Pro Livorno verrà abbottonata cercando di ripartire. Dovremo essere bravi a non concedere spazi, pressarli alti e far girare la palla velocemente per innescare gli esterni. Abbiamo due giocatori tecnicamente sopra la media ed occorrerà mandarli spesso all’uno contro uno per scardinare la loro difesa. Non sarà una gara facile: ho visto la loro partita di domenica contro il San Donato e fino al 70′ se c’era una squadra che meritava era sicuramente la Pro Livorno. Poi hanno preso il 2 a 1 e sono crollati, ma è una squadra che non parte di certo battuta‘.
IL PUBBLICO. ‘Dovremo essere bravi noi a riportarlo dalla nostra parte e per farlo occorrerà fare risultati. Ma non uno, serve un filotto di prestazioni che ci permetta di restare attaccati al treno delle migliori per poi imporre sempre il nostro gioco quando i giocatori avranno assimilato alla perfezione quello che voglio da loro‘.