Ha parlato mister Massimo Pavanel, in conferenza stampa, alla viglia di Arezzo-Carrarese, match valevole per la diciannovesima giornata del campionato di Serie C 2017/18. Queste le sue parole:
Si comincia: “Mi aspetto una Carrarese molto agguerrita. Giocano molto offensivi, hanno il secondo attacco del campionato. Sarà un partita dura”
I disponibili per domani: Abbiamo defezioni a centrocampo. Abbiamo recuperato Benucci, mentre Cenetti lo mettiamo tra i disponibili. Se dovremo chiamare battaglia per qualche minuto, sappiamo di poter contare su di lui”
Come arriva l’Arezzo: “Un mio amico mi ha insegnato che la vittoria è la peggior nemica di un guerriero. La vittoria tende a farti rilassare. Dobbiamo arrivare alla partita di domani consapevoli di non aver fatto ancora nulla. Invito tutti a non fare voli pindarici e a rimanere con i piedi ben saldi, sul pezzo”
Similitudini tra Carrarese ed Arezzo: “Hanno anche loro “vecchietti” e giovani, hanno un bel mix. Tavano ha fatto 10 gol, quando hai un allenatore che ti stima e ti conosce l’età conta poco. Possono variare molto giocatori e schemi d’attacco mantenendo sempre alte le prestazioni offensive, anche con i cambi. Noi abbiamo le nostre armi e loro hanno subito diversi gol: dobbiamo creare e sfruttare le nostre occasioni”
La formazione: “Ce l’ho in mente, ma l’importante sono i movimenti che facciamo con i nostri giocatori, stare 10 metri avanti o 10 metri dietro… abbiamo giocatori duttili, giochiamo su questa caratteristica”
Su Cellini: “Queste sono partite difficili, impegnative. Marco non ha la tempistica per una partita intera, ma se ci sarà l’occasione lo terrò in considerazione. Lui può essere fondamentale in area, e sta migliorando sempre di più. Penso che abbia un quarto d’ora/venti minuti di autonomia al massimo, ma ovviamente il campo può dire anche cose diverse: il calcio vive di questi momenti e queste situazioni particolari, ogni partita è una storia e sé e può dare indicazioni sul singolo sempre diverse”
La classifica e il suo lavoro con la squadra: “Dodici-tredici passaggi di fila e gol del Mosca: per me quella è stata una grandissima soddisfazione, significa che abbiamo delle qualità che possiamo sfruttare. Ma come ho detto quando sono arrivato, credo che possiamo migliorare ancora. È un punto di . La classifica non la guardo, dovremo sempre lottare contro un campionato durissimo. Noi cerchiamo di migliorare sempre di più: se ci sarà da raccogliere qualcosa in più, lo raccoglieremo con piacere”
Le fonti di ispirazione: “Ce ne sono tante, ma uno in particolare: mister Andrea Agnoletto, che oggi non c’è più. Una persona straordinaria. Giocavamo in interregionale, avevo 16,17 anni. Entrai, giovanissimo, a partita in corso. La partita era sul 2-0 per noi, e terminò 2-2 con due autogol. La gente si accanì con me, che ero entrato al posto di un attaccante locale conosciuto. Decisi di smettere col calcio. Il mister mi venne a trovare a casa e mi disse: “tu domenica giochi titolare perché io credo in te”. La giornata successiva segnai e divenni intoccabile. È un ricordo che mi porto dentro con piacere: mi ha insegnato il coraggio di osare”
Il mercato: “Se hai giocatori bravi è normale che siano richiesti da altre squadre. Ma se vuoi far bene te li tieni (sorride, ndr)”

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